III ZONA PASTORALE
Convegno sul tema “La pastorale familiare”
Istituto PP. Salesiani Via Morghen
10/11/1994
Dopo quasi tre anni dal Convegno diocesano “ I giovani nella e per la famiglia”, dopo circa 2 anni dal Convegno zonale sullo stesso tema e dopo 8 mesi dal Convegno di verifica, ci ritroviamo insieme le Chiese dell’Arenella e del Vomero per esaminare quanto, alla luce delle indicazioni scaturite da tali momenti assembleari , si è realizzato. Questa verifica, che inaugura una nuova prassi pastorale, si impone in chiave metodologica perché ci offre la possibilità di vivere una forte esperienza di Chiesa ed anche per raccontarci quanto è stato fatto, gli ostacoli incontrati e quanto ancora resta da fare nell’attuazione del Piano Pastorale diocesano, incentrato sulla famiglia con particolare attenzione ai giovani.
Il mio, non vuole essere un intervento esaustivo ma solo una premessa o una introduzione alle due relazioni che saranno tenute successivamente. Saranno i due relatori ad offrirci stimoli di riflessione e ad introdurci nel dibattito che ne seguirà. Ciò che questa assemblea, confrontandosi nel dialogo aperto e sincero esprimerà, segnerà e ritmerà il cammino pastorale di questa nostra III Zona pastorale.
Consentitemi ancora qualche breve riflessione sul Convegno diocesano di febbraio con particolate attenzione a questa nostra III Zona.
I partecipanti furono 63, delegati dalle 20 parrocchie che formano il nostro territorio, di essi 48 laici, 10 parroci e 5 presbiteri. Il loro impegno e il loro lavoro sono documentati dalle proposte emerse dal gruppo di studio che si svolse nella II giornata del Convegno e dal quale sono venute fuori importanti indicazioni.
Tra esse :
- È stata ribadita l’importanza dei Consigli pastorali, organi di promozione e di coordinamento della pastorale del territorio;
- Occorre sviluppare maggiormente la Pastorale familiare, da tanti promossa, ma, in alcune parrocchie, vista ancora come preparazione al matrimonio, attenzione ai genitori i cui figli si preparano ai Sacramenti, nella creazione di qualche Gruppo familiare. Si ribadisce invece con molta forza che la famiglia deve diventare soggetto dell’azione pastorale.
- La necessità di formare gli operatori del settore e di aggiornare quelli già impegnati,
- La creazione di centri di ascolto per le problematiche familiari;
- La creazione di un Consultorio;
- La creazione di centri di aiuto alla vita;
- La promozione nella parrocchie di una pastorale per le coppie di fatto;
- La promozione del dialogo tra famiglia e Istituzioni;
- La promozione di un coordinamento tra le forze operanti sul territorio,
- Il censimento delle strutture a disposizione;
- La promozione e cura dell’informazione.
OSTACOLI
- Visione ancora troppo clericale della parrocchia e paternalismo dei parroci;
- La non conversione alla diocesanità delle parrocchie e la conservazione di una mentalità individualistica anche tra i Ministri ordinati ed Istituiti e gli altri operatori pastorali.
Concludo facendo mio il pensiero del papa e auspicando che esso si realizzi presto: “Le famiglie sono la luce del III millennio, la gioia e la speranza della Chiesa e del mondo”.
Grazie !
Mons. Raffaele Ponte
Direttore dell’Ufficio diocesano di Pastorale familiare