Familiaris Consortio, 17
( Incontro con i genitori all’Istituto Verna di Napoli)
La famiglia, secondo il disegno divino, è costituita quale “ intima comunità di vita e di amore”, (GS,48), e per ciò essa ha la missione di diventare sempre più quello che è, ossia comunità di vita e di amore in una tensione che troverà il suo compimento nel Regno di Dio. Perciò possiamo dire che l’essenza e i compiti della famiglia sono definiti dall’amore (n. 17).
- Formazione di una comunità di persone
La famiglia fondata e alimentata dall’amore è una comunità di persone; suo compito fondamentale é vivere la comunione per sviluppare una comunità di persone. Come l’uomo non può vivere senza amore perché la sua esistenza rimarrebbe priva di senso, così la famiglia, l’amore tra l’uomo e la donna, tra genitori e figli, tra fratello e sorella conduce la famiglia alla comunione e ne diventa il fondamento. La prima comunione, frutto dell’amore, si instaura tra i coniugi (“non sono più due ma una sola carne”), essi sono chiamati a crescere nella comunione e nell’amore. Tale amore confermato, purificato ed elevato da Dio con il Sacramento del matrimonio, rende i coniugi e l’amore che li unisce segno dell’amore di Cristo per la Chiesa.
La presenza di Dio, poi, stimola i coniugi a progredire nell’unione a tutti i livelli : corpo, carattere, cuore, intelligenza, volontà, ecc. Tale comunione si caratterizza per la sua unità e la sua indissolubilità. E testimoniare il valore dell’indissolubilità è uno dei doveri e delle urgenze dei coniugi. L’indissolubilità esprime la fedeltà e l’impegno di Dio verso ogni uomo. Contemporaneamente ai coniugi, ogni membro è chiamato ad alimentare e far crescere la comunione e lo farà con il servizio reciproco quotidiano, con la condivisione dei beni, delle gioie, delle sofferenze, con lo scambio educativo tra genitori e figli , con lo spirito di sacrificio, con la comprensione, la tolleranza, il perdono, la riconciliazione. Ed in ciò ci sono di aiuto i Sacramenti della Riconciliazione e dell’Eucaristia.
2- Servizio alla vita
I coniugi sono chiamati a partecipare in modo speciale all’amore di Dio ed al suo potere di creatore e padre. Così il compito della famiglia, comunità d’amore, è al servizio della vita. Sevizio che non si riduce alla sola procreazione ma che richiede anche tutti gli altri impegni che i genitori sono chiamati ad assumere nei confronti dei figli e, attraverso essi, della Chiesa e del mondo.
3 – Partecipazione allo sviluppo della società
La famiglia è la prima e vitale cellula della società, essa collabora allo sviluppo di essa con il servizio alla vita e con l’apertura alle altre famiglie e alla società. La stessa vita familiare che richiede gratuità, rispetto, accoglienza, dialogo, incontro, disponibilità, servizio, solidarietà offre il primo contributo allo sviluppo della società. Alla famiglia spetta anche il compito di sollecitare un maggiore sviluppo delle politiche familiari ed in particolare: la creazione di luoghi di aggregazione per le famiglie; le leggi a tutela della famiglia; la “Carta dei diritti della famiglia” FC,46 .
4- Partecipazione alla vita e alla missione della Chiesa
La famiglia è al servizio del Regno e contribuisce alla edificazione di esso. Chiesa domestica vive la sua dimensione Profetica accogliendo e annunciando la Parola; quella Sacerdotale pregando ed educando alla preghiera, alla Liturgia e agli altri Sacramenti; la dimensione Regale amando e servendo Dio e i fratelli. Grazie !
don Raffaele Ponte
direttore dell’Ufficio diocesano di Pastorale familiare